Linfodrenaggio, meglio fisioterapista o estetista?

Vi domandate se la vostra estetista sia sufficientemente qualificata per il linfodrenaggio? O credete sia meglio rivolgersi a un fisioterapista? …insomma tante figure professionali offrono sedute di linfodrenaggio e non sapete a chi rivolgervi? Con questo articolo spero di aiutarvi almeno ad orientarvi in questo mondo e scegliere un po’ più serenamente.

Forse è superfluo, ma penso sia necessario ricordare che il tipo di formazione necessario per diventare estetiste/i o fisioterapisti/e è diverso.

Per diventare estetiste/i:

pur essendoci corsi postdiploma, in linea di massima l’accesso agli istituti preposti lo si ha dopo il diploma di scuola media inferiore. Ad oggi il percorso non è a numero chiuso e dura 2 o 3 anni, seppur possa essere poi integrato con un percorso che porta al diploma di maturità.

Nel corso di quei 3 anni vengono insegnate materie di cultura generale (come storia, italiano etc..) e  tutte le branche dell’estetica: dal trucco all’epilazione, dalla manicure a trattamenti corpo che comprendono anche il massaggio linfodrenante. 

Per diventare fisioterapisti:

è necessario un diploma di scuola media superiore, che consente di accedere ad un corso triennale universitario a numero chiuso. Questo significa che chi desidera intraprendere questo percorso deve fare un concorso, a cui segue una graduatoria secondo la quale l’accesso è dato solo a un numero limitato di candidati. Negli ultimi anni il corso è diventato particolarmente ambito con centinaia di candidati per poche decine di posti (per ateneo). Il percorso dura quindi 3 anni, in cui “le materie” sono tutte focalizzate sulla preparazione a diventare fisioterapisti. Il programma comprende quindi esami propedeutici, più generici come fisica e biologia, e più specifici come biomeccanica e chinesiologia, volti all’apprendimento non solo delle varie tecniche di massaggio, ma anche delle indicazioni e controindicazioni. Tra queste tecniche è compreso anche il linfodrenaggio.

In generale, il titolo di fisioterapia è quindi di livello superiore rispetto a quello di estetista, ma hanno ovviamente anche ambiti di lavoro diversi.  

Sorprenderà però sapere che non necessariamente una/un fisioterapista è più qualificata di un’estetista nell’eseguire il linfodrenaggio: infatti entrambi i percorsi prevedono un insegnamento solo delle basi di linfodrenaggio. Per capire ed imparare adeguatamente il massaggio linfodrenante, estetiste/i e fisioterapiste/i interessate a lavorare seriamente in questo campo, possono seguire dei corsi più approfonditi e qualificanti.

Per la diversa preparazione di base però, le estetiste non possono imparare il linfodrenaggio volto al trattamento delle linfopatie: infatti, quest’ultimo richiede delle competenze che il loro percorso formativo non fornisce. Ciononostante, in molti casi possono accedere alla prima parte di corsi altamente riconosciuti, come ad es. anche quelli della Vodderschule. 

Ricordo che questi corsi durano settimane, richiedono un’esame finale ed una revisione continua della tecnica (la Vodderschule ogni 2 anni), affinchè le manualità rimangano corrette e non possano consolidarsi movimenti sbagliati che ne comprometterebbero la validità.

E’ così che, nella mia personale esperienza, ho avuto modo di vedere da vicino estetiste, sia in formazione che in revisione eseguire il massaggio a regola d’arte, aiutate probabilmente anche dalla loro ampia possibilità di applicarlo a clienti in vari contesti. 

In conclusione, se non sono presenti patologie specifiche, in primis patologie linfatiche come linfedema, ci si può affidare serenamente sia ad estetiste che fisioterapiste/i purchè abbiano una valida certificazione. 

In presenza di linfopatie bisogna necessariamente rivolgersi ad un fisioterapista (o medico), ma anche in questo caso certificato! 

Non sapete se il massaggio linfodrenante che vi stanno facendo sia adeguato? Beh… ricordo che per poter stimolare le vie linfatiche il massaggio deve essere estremamente leggero: imparare ad avere un tocco leggerissimo è una delle difficoltà maggiori. Il movimento della mano di chi lo esegue dovrebbe essere tale da “spostare solo la pelle”.

Ancora una volta ho forse iniziato con argomenti scontati per molti, ma assicuro che a tutt’oggi la “questione titoli” non è chiara a molte persone.

Visto il periodo colgo l’occasione per augurare a tutti un felice Natale!

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Gloria T. Leonardi

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Dott.ssa GloriaTeresa Leonardi | Specialista in Chirurgia Vascolare

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