Cellulite: ritenzione idrica o grasso?

Cellulite, ritenzione idrica e grasso sono i termini più frequentemente utilizzati dalle Pazienti riferendosi alla famigerata pelle a “buccia d’arancia”, accanto a “ciccia” ed espressioni come “trattengo liquidi” o “bevo troppo poco”… vi riconoscete? Allora, se volete avere un’idea del rimedio adatto a voi, consiglio vivamente di leggere questo breve articolo, in seguito al quale potreste arrivare a capire come e se si può risolvere il vostro quadro… semprechè abbiate veramente un problema!

Parto col dire che SE la pelle assume aspetto di buccia d’arancia solo comprimendo i tessuti, non si può correggere perchè è la struttura normale della pelle… visibile a volte anche sui bambini!

Infatti nella struttura della pelle, al di sotto dell’epidermide (che è lo strato più superficiale) c’è uno strato di connettivo che comprende adipociti, ovvero cellule “di grasso” (presente anche nelle persone magre). Al di sotto di questo connettivo c’è una fascia che lo separa dagli strati sottostanti. L’epidermide è ancorata agli strati sottostanti da “tralci”:, schiacciando, è normale che la cute non si sollevi in corrispondenza dei tralci, presentando delle “fossette” … è la struttura normale, visibile a volte anche bambini! …Rilasciando la pelle torna piana.

 

Nella “cellulite vera” l’epidermide presenta le fossette senza alcuna manovra perchè lo strato tra la stessa epidermide e la fascia è aumentato di spessore: questo può dipendere sia da un’aumento dello spazio tra gli adipociti, per esempio per un “ristagno di liquidi”, sia per un ingrossamento degli adipociti (per es. per sovrappeso o obesità). Questo significa che, per eliminare questo effetto, bisognerà agire o sull’eliminazione dei liquidi o sul grasso? dipende dallo stadio della cellulite. 

Esistono infatti, diversi stadi di cellulite, ben descritti dal suo nome corretto:

                   Pannicolopatia Edemato-Fibro-Sclerotica.

Il primo stadio è quello edematoso, ovvero quello in cui prevale l’aumento di liquidi nell’interstizio. Successivamente, nella storia naturale della cellulite, il tessuto diventa mano a mano più fibroso fino a diventare sclerotico: l’ultimo stadio. Nello stadio fibrotico, tessuto interstiziale (più fibroso) e adipociti è come se rimanessero intrappolati in lobuli: camere  sulle quali è difficile agire in alcun modo. A questo punto, la medicina estetica può migliorare il quadro, ma non risolverlo completamente. 

Come accennato poco fa il termine cellulite, in medicina, indica un quadro che non ha nulla a che fare con la pelle a buccia d’arancia. Mentre, nell’uso comune, questo improprio temine indica spesso anche altri quadri, ed ecco quali:

  • le adiposità localizzate, soprattutto a lvello delle gambe, per es. all’interno del ginocchio o sui fianchi (le cosiddette coulotte de cheval)
  • lassità cutanea… ebbene sì: in alcune zone la cute diventa più lassa e, ancorata dai suddetti tralci, “pendendo” verso il basso fa lo stesso effetto che schiacciare cute sana… infatti a volte scompare nella posizione distesa. Questo è in genere soprattutto sulle coscia, sulla faccia anteriore e nell’area interna… e quindi questa è un’ulteriore componente sulla quale bisognerebbe agire.

Ma come si elimina quindi questa cellulite? beh..sono stata molto attenta a non promettere la risposta in questo articolo, perchè sarebbe diventato troppo lungo: questa era solo una premessa per capire che la cellulite non è solo cellulite, ma comprende diverse componenti e la stadiazione iniziale è molto importante per decidere quale trattamento fare e se le aspettative che si hanno sono realistiche.

Finalmente a fine mese partirà il “protocollo cellulite” e vedrò di aggiornare il sito con tariffe, pacchetti e, spero, promo!🤞

 

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Gloria T. Leonardi

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Dott.ssa GloriaTeresa Leonardi | Specialista in Chirurgia Vascolare

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