Vene varicose e gravidanza 1

Siete in gravidanza e sono comparse delle vene varicose? Oppure… state riprendendo possesso della vostra vita dopo una gravidanza e volete saperne di più sulle varici comparse in quei mesi? In questo post risponderò alle domande più frequenti, ma per ragioni di spazio alcuni argomenti non saranno coperti (ve li dico alla fine).

Di solito le Pazienti dicono: “con la prima gravidanza tutto ok, con la seconda mi è comparso qualcosa,… la terza è stata devastante”.

In realtà, però, sebbene ogni gravidanza possa avere un decorso diverso, l’impatto che ha sul nostro sistema venoso non è così variabile come può sembrare.


Facciamo quindi un “recap” cronologico, semplificando al massimo come sempre, e partiamo dalla gravidanza.

Punto 1: il sistema venoso è interessato fin dal primo trimestre.

Premettiamo che la gravidanza implica una serie di cambiamenti ormonali che influenzano anche organi non strettamente legati alla gravidanza, come articolazioni, vasi, mammella etc… Il corpo si sta preparando a far crescere il bambino, a consentirne la nascita  eprovvedere al suo nutrimento per un po’ di mesi… immagino sia abbastanza ovvio che se tutto rimanesse invariato, far passare un bambino dal bacino al momento del parto sarebbe ..dura!!

Ma ovviamente quasi TUTTO l’organismo contribuisce a questo evento e anche il sistema venoso, che diventa più “cedevole” e più predisposto a “dilatarsi.  

Punto 2: l’utero che si ingrossa nel corso dei mesi non aiuta

Innazitutto immaginate questo “sistema di tubi” che deve riportare il sangue verso il cuore. Allora questi “tubi” convogliano il tutto verso un’unica vena per ogni lato. Queste due grosse vene (iliache) decorrono nella parte più bassa dell’addome (in prossimità dell’utero) e confluiscono in un unico grosso vaso venoso (la vena cava) che porterà il sangue al cuore.

 Ahimè l’anatomia non è proprio così semplice, ma pensatela così per semplicità e vedrete che tutto “quadrerà”.

 

Ovviamente il fatto che l’utero mano a mano cominci a diventare più grosso nello spazio limitato dell’addome inferiore, farà sì che il lavoro del sistema venoso diventi più difficoltoso. Questo determina spesso un drenaggio non efficiente al 100%, con magari la comparsa di gonfiore alle caviglie alla sera. In alcuni casi qualche vena può arrivare a dilatarsi.

punto 3: dopo il parto i problemi regrediscono PARZIALMENTE.

Dopo il parto, tutti quei cambiamenti messi in atto durante la gravidanza non sono più necessari. Quindi, mano a mano il corpo torna allo stato precedente. In alcuni casi si ha una regressione totale di tutto: niente sovrappeso, niente capillari e tutto torna come se nulla avesse risentito della forza di gravità… beate loro!

Spesso, se vi è stata quale lesione, qualche segno resta… magari non visibile, ma C’E’ e alla gravidanza successiva tutto riparte. Il quadro di partenza però, non è lo stesso della volta precedente e quindi “i danni” saranno sempre maggiori. Immaginate un piccolo danno ad una macchina,…se lasciato lì, può richiedere una riparazione più grossa successivamente; e se poi si continua a non fare nulla, …può addirittura diventare pericolosa.    

Dunque: che fare?

Se siete in gravidanza

       di base direi che una calzina preventiva di 15-18 mm Hg sarebbe utile per quasi tutte*… potrebbe però non essere sufficiente

       Se avete familiarità per vene varicose o addirittura avete già vene varicose, la cosa migliore sarebbe richiedere una visita con un flebologo entro il primo trimestre e chiedere consigli sul tipo di calza adeguato.  

 

Se invece avete partorito e volete sapere cosa fare per “risistemare” tutto:

       salvo problematiche tipo trombosi o flebiti etc.., consiglio solitamente di dare tempo al corpo di risistemarsi spontaneamente (per quel che può) e dopodichè valutare su cosa sia veramente necessario intervenire: in sostanza, escluse problematiche particolari, direi che per sei mesi dopo il parto, non preoccupatevi troppo. Se avete una calza preventiva mettetela il più possibile. Ma va bene anche una calza terapeutica, anche se è un po’ usurata (ma non troppo!). Passato questo periodo programmate una visita e a quel punto vi diranno il da farsi.

 

Alcune di voi avranno ancora qualche domanda riguardo a

       varici perineali (quelle percepite a livello dei genitali),

       rischio di trombosi o flebiti in gravidanza o nel puerperio

       intraprendere una gravidanza e sistemare dopo le varici o viceversa.

      Purtroppo mi sembra di far diventare troppo lungo (e noioso) il post. Ma intanto capite bene questo e prometto un secondo articolo che coprirà questi argomenti.

*raramente posso essere controindicate, ad es. in caso di vasculiti autoimmuni e in alcuni casi di diabete. Sarebbe quindi opportuno accertare che non vi siano controindicazioni, semplicemente chiedendo al medico di base.  

 

Gloria T. Leonardi

Gloria T. Leonardi

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Dott.ssa GloriaTeresa Leonardi | Specialista in Chirurgia Vascolare

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