Scleromousse e scleroterapia con schiuma sono la stessa cosa? Entrambe sono diverse dalla scleroterapia tradizionale? La confusione sembrerebbe interessare non solo i Pazienti, ma anche qualche medico e quindi forse, qualche precisazione non guasta.
La scleroterapia consiste nell’iniezione, all’interno di una vena, di una sostanza che, provocando un danno alla parete venosa, ne determina l’obliterazione e quindi l’eliminazione (perapprofondimenti vd qui).
La concentrazione della sostanza ne definisce l’efficacia: cioè per vene/capillari più grossi servirà una maggiore concentrazione rispetto al iquido necessario per obliterare rametti venosi più sottili. Una delle maggiori sfide nella scleroterapia è proprio trovare la concentrazione più adeguata per ogni tratto trattato. “Il liquido” non può essere troppo poco concentrato, altrimenti l’azione sarà troppo blanda, la vena non ne resentirà e resterà aperta e visibile; Ma nemmeno troppo “concentrato” perchè il risultato sarebbe sì funzionalmente buono (la vena si chiuderebbe), ma il rischio di un risultato non esteticamente gradevole aumenterebbe sensibilmente.

Questo paragrafo era giusto per capire che la sostanza che si inietta può avere un ”potere” diverso a seconda delle esigenze. La concentrazione non è tuttavia l’unica variabile: altro elemento che ne determina l’”efficacia” è il tempo per il quale resta a contatto con la parete del vaso trattato. Ovvero, se si riesce a fare in modo che la stessa sostanza rimanga a contatto più a lungo con la parete venosa, la sua azione sarà maggiore, mentre se rimane pochissimo e “scorre via” rapidamente la sua azione è minore. E’ proprio questo il principio su cui si basa la schiuma.
La schiuma non è altro che il liquido “trasformato” in forma “solida”… beh un “solido” temporaneo: grazie alle caratteristiche chimiche di alcuni sclerosanti, infatti, questi possono essere trasformati in schiuma, un po’ come il bagnoschiuma che inizialmente è liquido, diventa schiuma sotto la pressione dell’acqua che cade nella vasca. Dopo un certo intervallo di tempo la schiuma torna liquida e così avviene anche per la schiuma prodotta con la sostanza sclerosante.

Quando si inietta il liquido sclerosante in una vena, questo fluisce nei tratti più distali molto rapidamente, mentre la schiuma sclerosante rimane significativamente più a lungo, almeno qualche secondo, ma anche più a lungo, con alcuni accorgimenti. Questo ne moltiplica l’efficacia ed è per questo che la schiuma o mousse è stata una rivoluzione nella scleroterapia. Lo stesso liquido, alla stessa concentrazione che si usa per i capillari sottili, trasformato in schiuma, si usa per chiudere varici voluminose… se poi si considerano le possibili varianti in concentrazione etc, la versatilità è molto ampia e la di può usare in combinazione con il liquido tranquillamente nella stessa seduta…
… e quindi la scleromousse, ovvero scleroterapia con schiuma, rappresenta ormai uno strumento della scleroterapia tradizionale. Forse qualche collega di vecchia generazione non la usa, ma è piuttosto infrequente e la maggior parte di chi fa scleroterapia tradizionale la esegue.
Questa rivoluzione, che è stata la più importante dagli anni 50, ha una storia che mi affascina… probabilmente perché ne è coprotagonista anche un italiano che ho avuto la fortuna di incontrare svariate volte… ma questa è un’altra storia…